E’ sloveno il primo aereo completamente elettrico certificato da EASA

Il velivolo Velis Electro è progettato e prodotto della Pipistrel di GORIŠKA CESTA

REPORT

E di questi giorni la notizia che EASA ha certificato, la prima volta al mondo, un aereo completamente elettrico [1], sia per la propulsione che per gli impianti [2].

Parliamo del Velis Electro della Pipistrel, azienda slovena dedicata alla progettazione e alla costruzione di velivoli da diporto e scuola di pilotaggio.

L’evento è stato (giustamente, ndr) molto enfatizzato dalla stessa Agenzia Europea in quanto, come ha dichiarato Dominique Roland capo del dipartimento dell’aviazione generale, “Per l’EASA, la certificazione di tipo di questo aereo segna una doppia pietra miliare significativa: il 18 maggio 2020 abbiamo certificato il suo motore come il primo motore elettrico – ora seguita dalla prima certificazione di tipo di un aereo che utilizza quel motore. Questo è stato un progetto davvero innovativo che ci ha fatto molto apprendere per la futura certificazione di motori e aeromobili elettrici, senza dubbio un’area di crescita nei prossimi anni in linea con gli obiettivi di protezione ambientale”.

La certificazione completata in un lasso di tempo molto contenuto, meno di tre anni, è stata sviluppata secondo due direttrici: la prima comprendente tutte le attività legate alla certificazione dell’aeromobile, la seconda, in parallelo, costituita da un programma di verifiche sperimentali in volo per il quale sono stati utilizzati anche dei velivoli Alpha Electro dello stesso costruttore, per i quali EASA aveva rilasciato un permesso speciale di volo.

The Panthera’s electric engine gives the aircraft a 250-mile range, while the hybrid version extends it to 1,100 miles. Pipistrel

Il processo, nella sua evoluzione, ha consentito l’acquisizione di informazioni e dati operativi, non solo necessari alle attività di certificazione, ma che hanno evidenziato le future necessità operative legate all’utilizzo dei velivoli a propulsione elettrica.

Informazioni ed esperienze, principalmente sui sistemi propulsivi, sulle batterie e sui relativi sistemi di gestione e controllo, importanti che sono state utilizzate per lo sviluppo delle E&HPS Special Condition” che indirizzeranno le future certificazioni di motori e aeromobili elettrici.

Analoga soddisfazione ed enfasi si ritrovano nelle pagine del sito del costruttore [3].

La Pipistrel (Interessante la genesi del nome [4] in tempi di Coronavirus) ha sede in Slovenia ed opera dal 1989.

Mentre alcuni costruttori hanno, attualmente, in sviluppo un solo progetto, l’azienda di Ajdovščina ha ormai in produzione, oltre al Velis Electro altri 2 modelli elettrici dell’aviazione da diporto l’Alpha Electric e il Taurus Electric ed un velivolo dell’aviazione generale (JAR 23), il Panthera, rimotorizzato in versione ibrida o full-electric.

Può sembrare strano che la Slovenia, già parte dell’ex Jugoslavia, sia un incubatore di progettazione di velivoli elettrici. “Gli sloveni sembrano avere idee originali e non mollare mai“, ha dichiarato in una recente intervista Ivo Boscarol, fondatore e presidente della società che dà lavoro a 250 dipendenti e ha sussidiarie in Italia Germania e Cina e circa 40 distributori sparsi per il mondo, inclusa Pipistrel USA.

La nostra azienda ha molti primati, tra cui l’introduzione di materiali compositi per far da pionieri nel settore dell’aviazione ultraleggera e, per estensione, in quello del volo elettrico.

E giusto per restare in tema di “Urban Air Mobility” (UAM), la Pipistrel Vertical Solution, una delle società del gruppo, ha in cantiere lo sviluppo di velivolo elettrico eVTOL multi-fan, battezzato per ora 801, capace di trasportare 5 persone ad una distanza di 60 miglia alla velocita di 175mph (o superiore) [5].

Pipistrel è una delle 5 società che lavorano in partnership con UBER Elevate (UBER non contribuisce economicamete nella ricerca) per sviluppare un progetto eVTOL di trasporto aereo condiviso — pianificato per il 2023 — tra periferia e città e, infine, all’interno delle città [6]. UBER conta di lanciare flotte di piccoli aerei elettrici VTOLin via sperimentale a Dallas, Los Angeles e Melbourne, suo primo mercato internazionale.

Quali lezioni da trarre da questo evento?

Prima lezione.
La certificazione di un primo velivolo completamente elettrico, anche se di classe “fascia bassa” rappresenta una pietra miliare per lo sviluppo dei velivoli di nuova generazione, introducendo dei criteri di riferimento certi e condivisi cui attenersi nello sviluppo dei progetti. E’ un primo passo, certo, e si dovrà lavorare parecchio per estendere e adeguare la normativa di riferimento ai velivoli di classe superiore, ma la via è aperta ed è stata frutto di una collaborazione fattiva, sebbene complessa, tra l’industria e l’istituzione.
– Seconda lezione.
L’azienda ha, nel tempo, condotto strategicamente una continua attività di ricerca e sviluppo che le ha consentito di avere le necessarie competenze per affrontare le sfide emergenti di un mercato in continua evoluzione (e ora rivoluzione) Ancora nel 2010 ha vinto il prestigioso Premio Europeo per la Società più innovativa in ambito europeo. Per arrivare ad oggi con le capacità di gestire in proprio l’intero sviluppo ed integrazione di un progetto, dalla cellula alla propulsione (motori elettrici ed eliche) ai sistemi di controllo e stoccaggio dell’energia.
Terza lezione.
La dinamicità dimostrata dall’azienda, la sua dichiarata sensibilità ai temi etici ed ambientali, la pongono in prima fila, pur nel proprio piccolo, nella competizione per lo sviluppo futuro dell’aeronautica e nella creazione di nuovi scenari d’impiego.

Il paragone con il sistema aeronautico nazionale e regionale ed i suoi problemi risulta a questo punto deprimente.  Inutile spendere tempo in ulteriori considerazioni, da tempo sosteniamo che   le istituzioni campane, in quest’ultimi anni hanno perso l’occasione di rilanciare il comparto regionale scegliendo di affidarsi ad un impianto di governance che ha spinto per finanziare decine di progetti di ricerca e imprese del comparto aeronautico con risultati non certo apprezzabili.

La Regione Campania con l’avviso pubblico di gennaio scorso “per la selezione di Progetti di Ricerca e Sviluppo per Sistemi e Tecnologie Abilitanti per l’Industria dell’Aerospazio”, e quella recentissima della misura che consentirà di attivare investimenti per 400 milioni di euro per imprese di ogni dimensione che investono nei settori strategici dell’aerospazio, automotive, cantieristica e ICT,  ci pare che confermi la volontà di provilegiare  la strada della distribuzione a pioggia di risorse.

Il comparto aeronautico campano, al netto del Coronavirus,  in questi anni ha dimostrato di essere caratterizzato da una una governance subalterna agli interessi delle grandi imprese, incapace di valorizzato quelle aziende regionali che hanno una lunghissima esperienza nel segmento dei velivoli regionali e le tante radicate nell’aviazione generale.

Pipistrel Surveyor su piattaforma Virus SW 121

[1]   https://www.easa.europa.eu/newsroom-and-events/press-releases/easa-certifies-electric-aircraft-first-type-certification-fully

[2]   Type Certificate EASA.A.573

[3]   https://www.pipistrel-aircraft.com/

[4]   https://www.pipistrel-aircraft.com/about-us/#history-about

[5]   https://www.pipistrel-aircraft.com/pipistrel-unveils-801-evtol-at-ubers-elevate-summit/

[6]    https://www.uber.com/us/en/elevate/

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