Leonardo, accordo con i sindacati per smart working

L’intesa raggiunta su formazione professionale e una nuova organizzazione del lavoro.

Leonardo è determinata a proseguire nel processo di modernizzazione dell’organizzazione del lavoro.
Il gruppo guidato da Alessandro Profumo – dopo i risultati del progetto pilota di un anno del giugno 2018 – ha concordato con il sindacato un importante programma di estensione di Smart working tra i suoi dipendenti.

Il management di Leonardo e i sindacati hanno deciso con le prime intese sull’accordo integrativo di consolidare ed estendere in  modo significativo quelle esperienze da cui è emerso che il coinvolgimento dei dipendenti nelle modalità innovative della nuova organizzazione del lavoro ha dato risultati positivi per la qualità della vita dei lavoratori e per la produttività.

Nel corso dello scorso anno una platea di circa 200 dipendenti – su base volontaria e previa valutazione discrezionale del management – ha potuto spostare il lavoro o parte delle attività in sedi aziendali più vicine o presso la propria abitazione. Successivamente, a seguito del crollo del ponte Morandi, lo smart-working è stato consentito anche ai lavoratori delle sedi di Genova.

Queste esperienze hanno confermato che conciliare i tempi di vita-lavoro dei dipendenti (work-life balance) produce maggiore l’efficienza organizzativa per l’azienda. Il contesto dello smart working innesca una maggiore focalizzazione dei dipendenti sugli obiettivi professionali personali e sui risultati aziendali; inoltre rappresenta una buona pratica di responsabilità sociale consentendo una positiva gestione degli impatti ambientali sui territori grazie all’incremento della mobilità sostenibile.

Con la recente intesa sindacale lo Smart-working nelle aziende di Leonardo assume forma strutturale nella gestione dell’orario di lavoro. Il progetto partirà il 1 ottobre 2020 e riguarderà 1.000 persone nel primo anno, per poi estendersi a oltre 2.000 tra lavoratrici e lavoratori.

La possibilità di Smart-working sarà consentita anche a quei dipendenti del gruppo che sono nelle seguenti condizioni: genitori nei 3 anni successivi alla conclusione del periodo per congedo maternità/paternità; genitori con figli in condizione di grave disabilità (legge 104/1992); lavoratrici e lavoratori con legge 104/1992 non per assistenza; genitori con più di 3 figli a carico.

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