Una Start-up inglese presenta un nuovo progetto eVTOL

DOSSIER

E’ Vertical Aerospace Ltd. (VA),  una Start-up inglese che opera nell’ambito del trasporto aereo, che ha sviluppato un progetto innovativo per il trasporto aereo individuale con l’obiettivo di ridurre o eliminare le emissioni carboniose utilizzando le più aggiornate tecnologie disponibili nei settori dell’energia e dell’industria automobilistica.

La società è stata fondata nel 2016 da Stephen Fitzpatrick, CEO di OVO Energy (ndr: Società inglese che opera nel campo delle energie rinnovabili con l’obbiettivo di ridurre al massimo le emissioni di carbonio) e, ad oggi, impiega 70 persone in gran parte ingegneri e tecnici altamente qualificati provenienti da importanti realtà industriali quali RR, Airbus, Boeing, etcc…

Nell’ottobre 2019 la VA ha acquisito la MGI Technologies, una società di engineering, progettazione e produzione parti di Formula1, con l’obbiettivo di potenziare le proprie capacità di progettazione, analisi di fatica e crash, produzione in house, testing di parti in materiale composito.

In questi ultimi mesi ha acquisito tre fondamentali figure manageriali, (Responsabile dell’Ingegneria e capo della Design Organization, Responsabile delle Prove Volo e il Chief Engineer), da Jet Aviation, Boeing, Rolls-Royce nella prospettiva dei futuri sviluppi aziendali.

Dalla fondazione ad oggi La società ha sviluppato un velivolo POC (Proof of Concept) eVTOL che ha volato nel 2017 ed un successivo unmanned eVTOL (il Seraph, un prototipo di air-taxi) che ha volato nel 2019 ed in agosto (secondo le dichiarazioni dell’azienda) si appresta a rendere pubblico il nuovo e più complesso progetto di un velivolo elettrico ad involo verticale, il VA-1X, certificato per il trasporto pubblico passeggeri (un pilota e fino a quattro passeggeri) in aera urbana e regionale.

Il POC, dotato di 4 propulsori, ha volato per la prima volta, in modaltà “tethered”, nell’agosto 2017 e successivamente, in modalità “untethered” (volo libero unmanned), nel giugno 2018, con un permesso di volo specifico emesso dalla CAA britannica (primo eVTOL inglese ad ottenere il permesso).

 

Il Seraph ha invece volato nell’agosto 2019 ed attualmente prosegue nelle attività di Flight Test. Dotato di 12 motori elettrici ed altrettante eliche è realizzato in fibra di carbonio ed è in grado di trasportare fino a 250kg di carico utile (payload) ad una velocità di 80km/h (50 mph).

Il velivolo viene utilizzato essenzialmente come banco prova sperimentale per le soluzioni tecnologiche da utilizzare sui successivi velivoli (i.e. il VA-1X), con l’obbiettivo di ottenerne la certificazione civile per voli commerciali. L’azienda, da questo punto di vista, sottolinea marcatamente la stretta e continua collaborazione in atto con l’Autorità di Aeronavigabilità e con EASA.

 

Il VA-1X ( ref. https://www.youtube.com/watch?v=h9eY8IMZOLA) è l’evoluzione del Seraph. Si presenta come un velivolo ad ala alta, piani di coda a rondine, carrello retrattile e comandi di volo Fly-by-wire. Monta 8 propulsori elettrici 4 fissi e 4 basculanti. Il disegno aerodinamico, secondo il costruttore, è tale da minimizzare resistenza e rumore. Velocità di crociera e autonomia dichiarata 240 Km/h (150mph) e 160 km (100 miglia) rispettivamente. L’azienda confida di ottenere la Certificazione Europea e l’entrata in servizio entro il 2024.

Il progetto è economicamente molto impegnativo. Il CEO di Vertical, Michael Cervenka, ha dichiarato di voler portare il capitale a 30 milioni di sterline per finanziare le attività fino al primo volo. L’aumento di capitale è partito all’inizio dell’anno ma ha subito un brusco arresto con il sorgere della pandemia Covid-19. Al momento sono ripresi contatti con diversi investitori e società finanziarie potenzialmente interessate ad investire nel mercato delle nuove tecnologie. L’azienda stima l’investimento complessivo per arrivare all’entrata in servizio, nel 2024, di circa 150 milioni di sterline.

In effetti Cervenka confida fortemente nella “crescita esponenziale” del trasporto aereo urbano nei prossimi anni, confortato anche da recenti studi di società del settore. La tedesca Roland Berger, ad esempio, ha previsto che il 70% della popolazione mondiale vivrà in città entro il 2050 – rispetto al 50% di oggi – con una popolazione che dovrebbe superare la capacità di trasporto terrestre di oltre un terzo.

“Il potenziale per questa nuova generazione di piccoli veicoli elettrici è enorme e prevediamo di essere tra i primi a muoversi“, afferma ancora Cervenka.

Oltre al trasporto passeggeri, il VA-1X sarà destinato a operatori di trasporto merci, servizi pubblici e aeroambulanza e la società afferma che i servizi saranno inizialmente supportati utilizzando siti di atterraggio esistenti come aeroporti privati e commerciali, aeroporti, aeroporti ed eliporti.

In seguito, sostiene il CEO Vertical “L’infrastruttura terrestre verrà sviluppata man mano che la flotta cresce e lo spazio aereo verrà adattato per accogliere questa nuova ondata di aeromobili“. La chiave del successo degli UAM (Urban Air Mobility), aggiunge, sta nel guadagnare l’accettazione del pubblico per questo nuovo modo di trasporto. “Devono essere accessibili alle masse e non solo a un piccolo numero di individui molto ricchi, quindi prevediamo di ridurre il più possibile il costo per miglio”.

Nei mesi scorsi, e anche molto recentemente a proposito della certificazione del Pipistrel, abbiamo più volte sottolineato la necessità, in questi tempi di profonda crisi del settore aeronautico civile, di investire in Ricerca e Sviluppo e di proiettarsi in direzione delle nuove tendenze della tecnologia aeronautica e del trasporto aereo, per esempio la UAM, cosi da essere pronti con le giuste tecnologie e capacità industriali per affrontare le sfide che il futuro prossimo prospetta. Questa della Vertical Aerospace è una nuova calzante prova di come, anche se con difficoltà non trascurabili e una buona dose di rischio, c’è chi con lungimiranza e immaginazione ha intrapreso la strada che li porterà, di qui a qualche anno, ad essere in posizione primaria o vincente.

Non risulta, questa, essere la filosofia imprenditoriale seguita nel recente passato, ed anche in quest’ultimo periodo, dall’industria aeronautica nazionale e regionale, al di là di roboanti dichiarazioni o “spottoni” che durano meno di un mattino.

Ma questa sembra essere una caratteristica “genetica” del nostro sistema industriale. Chi effettivamente riuscirà a mettersi in gioco nei prossimi tempi, rischiando del proprio? E l’amministrazione pubblica sarà in grado di supportarne gli sforzi efficientando servizi e infrastrutture e offrendo una reale rete di servizi di supporto alle imprese?

Sarà interessante vedere se e come saranno impiegati i soldi del Recovery Fund nell’ambito dell’aerospazio.

Riferimenti:

https://www.flightglobal.com/news/vertical-aerospace-readies-new-evtol-design-for-august-reveal/139796.article

https://evtol.news/vertical-aerospace-seraph/

Ulteriori riferimenti:

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